Piccolo resoconto di una serata al femminile per parlare di Amore e Sessualità, chiacchierata in libertà fra donne…

Giovedì scorso mi sono ritrovata a moderare un incontro su amore e sessualità tutto al femminile, cioè ingresso riservato alle sole donne, uomini non ammessi. È stato un momento di incontro significativo, divertente ed emozionante al tempo stesso, perciò ho pensato di raccontarlo un po’ qui facendo una piccola panoramica sui temi, riflessioni e curiosità emerse durante la serata. Perché in fondo, se è vero, come ha scritto Gramellini, che il sesso nella coppia non è la ciliegina sulla torta ma il lievito che da consistenza all’impasto, vale la pena parlarne, senza clamori né esasperazioni ma con la consapevolezza di essere anime incarnate.

Quel che mi ha colpito l’altra sera è che da subito si è creato un clima di condivisione e fiducia nonostante si trattasse del primo incontro insieme e il tema non fosse affatto semplice. E questo è un dato per nulla banale, a indicare che le donne sentono la necessità di parlare delle proprie emozioni nell’ambito della sessualità e lo fanno con sufficiente disinvoltura tra di loro in un contesto “protetto”, avvertono che di fatto piacersi di pelle di odore in una relazione che funziona non è solo importante ma fondamentale. Allora bando alle ciance e arriviamo al dunque, di che si è parlato? Beh, abbiamo spaziato davvero molto ma dovendo sintetizzare direi che ci siamo soffermate sui ruoli di uomini e donne nella relazione amorosa e delle diverse esigenze nell’ambito della sessualità. In particolare, le donne, e questo è un’evidenza scientifica, solitamente raggiungono il piacere più lentamente. E gli uomini sono sempre così attenti ai loro tempi e ai loro bisogni? A volte ahimè no, anche se spesso vedere la propria compagna appagata è fonte di gioia di per sé ma anche misura della propria “competenza” e virilità. Prestazionali e agonisti proprio in tutto! Il che, poveri loro, a volte gli complica non poco le cose…Per le donne non sempre è semplice comunicare ai partner le proprie preferenze nell’intimità e neppure cosa proprio non piace. Forse, anche se le cose stanno gradualmente cambiando, le donne si precludono la possibilità di chiedere o guidare il proprio partner durante i rapporti quasi non lo percepissero come legittimo, forse anche per il timore che l’altro si senta sminuito o ferito. Paradossalmente ciò accade anche nei rapporti solidificati nel tempo. Forse non hanno voglia di sentirsi rompiscatole (anche) a letto? E restando in tema, come reagire di fronte a una défaillance? Normalizzare, normalizzare, normalizzare…Insomma, checché se ne dica, le donne si preoccupano ancora molto delle emozioni dei propri partner e in questi casi quasi tendono ad “accudirli”, non sempre legittimando i propri desideri: chiedono per sé con più difficoltà rispetto a quanto facciano gli uomini. E ci siamo trovate a chiederci, rispulciando il vecchio dibattito, quanto c’è di cultura e di natura in tutto questo? È una questione di evoluzione o la cultura ha creato dei vincoli nella libertà femminile di sentire ed esprimere? E poi, la masturbazione e le fantasie sessuali alle donne sono permesse nell’ambito di un rapporto? Per gli uomini sicuramente sì, per le donne la risposta non è stata univoca e il tema ancora controverso. E come viene percepito dagli uomini? Il tradimento, come viene vissuto, a che esigenza risponde e che significato ha per una donna? E per un uomo? E non ultimo, il sesso in gravidanza è permesso? Gli uomini non sempre sembrano gradire, spaventati dalle difficoltà diciamo così “logistiche” e verosimilmente dalla paura di “danneggiare” ma anche per la difficoltà di integrare la dimensione ludica e quella procreativa della sessualità. Come dire, faticano a vedere la propria compagna come partner sessuale e generatrice di vita. Le donne al contrario sono molto più abili a viversi in modo non univoco, integrano meglio. Insomma anche in questo multitasking…E ancora, l’orientamento sessuale ha confini netti, cioè o bianco o nero, oppure è questione di sfumature? Vale a dire, di essere omosessuali o etero ci si accorge non appena si delineano i contorni della propria identità oppure la consapevolezza è frutto di un percorso di sperimentazione relazionale e sessuale che porta alla “verità”?

Che differenza c’è tra innamoramento e amore? E come mai questa meravigliosa e piacevolissima alterazione dello stato di coscienza che ci rende un po’ “ciechi” e un po’ matti non dura in eterno? È proprio quella roba lì, parliamo di quella fase di sconvolgimento ormonale in cui, seguendo la scrittrice Chiara Gamberale, non siamo noi a fare l’amore ma è l’amore a fare noi e pare si tratti di un trucchetto di madre natura per spingerci a superare la sensazione di vulnerabilità e la paura dell’intimità con un altro essere umano, favorendo il legame tra un uomo e una donna e in ultimo l’evoluzione della specie. Incredibile vero?! Proprio nulla lasciato al caso….

E questa volta concludiamo davvero, esiste solo un tipo di orgasmo? A livello anatomico per gli uomini si, per le donne è differente… Sicuro che ogni esperienza è di per sé unica e irripetibile, sono le emozioni che la accompagnano, il contesto relazionale e i significati che attribuiamo a un evento abbastanza semplice in termini neurofisiologici a renderlo un’esperienza complessa, più o meno significativa e gratificante, sicuramente differente ogni volta. E in questo par condicio fortunatamente, maschi e femmine, siamo davvero proprio tutti uguali…insomma, come avrete capito, è stata proprio una bella serata fra donne!

Dott.ssa Elisa Boggeri
Psicologa Psicoterapeuta – Novi Ligure – Genova

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