Vi chiederete: che c’entra il pilates con le emozioni e come mi può aiutare a regolare le emozioni e tenere a bada i pensieri? Come anticipato nel precedente articolo, sono diversi i punti di contatto tra alcune terapie psicologiche e attività come il pilates Vediamo quali sono partendo dalle basi.

Intanto è importante sapere che in ciascuno di noi in risposta a stimoli ed eventi, alcune configurazioni neurofisiologiche tendono ad attivarsi con maggior frequenza così come alcune risposte motorie e neuromuscolari. Cerchiamo di portare l’attenzione e fare caso a come alcuni pattern emotivi e cognitivi si “accendano” in modo ricorrente a fronte di stimoli esterni e situazioni “trigger”. Parte della psicoterapia ha come obiettivo quello di mettere a fuoco queste reazioni automatiche per evitare che schemi cognitivi ed emozioni disfunzionali prendano il sopravvento e occupino a nostra insaputa la cabina di pilotaggio; ebbene, nel pilates, è richiesta la stessa capacità, cioè grande consapevolezza di ogni singola risposta muscolare e un’osservazione attenta verso l’interno, sul corpo e sui nostri muscoli per scoraggiare risposte motorie scomposte e poco funzionali. Questo implica un duplice beneficio: fisico e posturale ma al contempo di benessere psicologico (concentrandosi sul lavoro di consapevolezza muscolare, almeno per un po’, non darò ascolto a preoccupazioni, pensieri intrusivi, ruminazioni mentali…). Perciò maggiore è l’attenzione al movimento agito, maggiore sarà l’efficacia e i benefici muscolari e psicologici. Il nostro corpo ci ringrazierà di cuore. Spesso diventiamo nostro malgrado passeggeri del trenino dei pensieri perciò appena ci accorgiamo di essere a bordo, dai, proviamo a saltar giù e lasciamo che si allontani senza di noi…Questo tipo di lavoro ha un potete straordinario (come nel pilates però ci vuole però un bel po’ di allenamento) ma se diventa un atteggiamento ci permetterà di creare una sorta di “baricentro emotivo” proprio come la “powerhouse” del pilates: al di là degli eventi esterni, più o meno carini, aumenta la nostra capacità di fronteggiarli, di padroneggiare pensieri ed emozioni ed ecco lì che non arriveranno più come uno tsunami a sconvolgerci e a creare devastazione: con l’esercizio di consapevolezza impareremo a surfare l’onda (delle emozioni) senza spaventarci troppo.

Esploreremo insieme questo ed altro Sabato 23 Febbraio durante il Workshop “Corpo ed Emozioni” all’interno del quale sarete accompagnati da me e Sara Bruzzone, insegnante di Pilates a Novi Ligure, in questo percorso di consapevolezza, una bella occasione di condivisione, un viaggio attraverso il corpo e le emozioni.